2017 – Pagina 8 – La Notte dei Ricercatori CNR 2024

2017

Un mondo di isotopi

Cosa penserete scoprendo che respirando introduciamo nei nostri polmoni molecole di ossigeno che non sono tutte uguali e che non è tutto uguale lo zolfo emesso dai vulcani o il carbonio dei diamanti?

Tutta la materia ha una sua propria impronta digitale, determinata dagli isotopi che la compongono.

Stabili, radiogenici o naturalmente radioattivi gli isotopi sono ovunque: nell’aria che respiriamo, nell’acqua, nel cibo, nelle montagne, nelle nostre ossa e nei reperti archeologici. Ma cosa sono gli isotopi? Sono atomi di uno stesso elemento (per questo il nome ISO TOPOS, cioè stesso luogo nella tavola periodica), che hanno un numero diverso di neutroni e quindi un peso diverso. Su 89 elementi stabili in natura meno di venti hanno un solo isotopo stabile, mentre i rimanenti ne hanno un numero variabile da due a dieci.

Scopriremo insieme gli isotopi degli elementi più importanti in natura e vedremo come questi si distribuiscono tra la profondità e la superficie della Terra, seguendo sempre regole precise. Capire queste regole permette al geologo di comprendere i meccanismi di formazione dei magmi, di dare un’età alle rocce, di identificare la zona di ricarica una falda acquifera e anche di…tracciare lo scarico della nostra lavatrice.

Le differenze presenti in natura tra i vari isotopi di un elemento chimico non sono rilevabili a occhi nudo e neanche misurabili con una bilancia di altissima precisione. Per studiare gli isotopi servono gli spettrometri di massa, strumenti molto sofisticati, che utilizzando potenziali elettrici, campi magnetici e cariche elettriche separano e contano gli isotopi degli elementi.

Continuando una lunga tradizione scientifica, l’Istituto di Scienze e Georisorse ha acquisito uno spettrometro di massa a sorgente plasma di ultima generazione che permetterà importanti avanzamenti analitici per nuove applicazioni sia in campo geologico, che in ambiti di ricerca che spazieranno dalla medicina, ai beni culturali, alla tracciabilità alimentare e a chissà cos’altro.

Da scarto a risorsa, la seconda vita dei rifiuti elettronici

Per la ‘Notte dei Ricercatori’ il laboratorio di Spettroscopia Laser e Applicata dell’Istituto di Chimica dei Composti Organometallici del Cnr presenta  un progetto per la realizzazione di stampanti 3D di costo estremamente ridotto,  ottenute attraveroso il recupero di materiale elettronico da oggetti dismessi (scanner, fax, stampanti).

Il progetto è principalmente orientato alle Scuole Superiori del territorio,  nasce nel corso dello scorso anno scolastico e ha portato alla realizzazione di una stampante 3D da parte degli studenti dell’IPSIA Fascetti di Pisa.

Nel corso della Notte dei Ricercatori mostreremo ai visitatori tutta la filiera del progetto: partiremo dal recupero dei materiali elettronici e meccanici e termineremo con l’assemblaggio di una stampante 3D perfettamente funzionante, passando per un corretto smaltimento delle parti non utilizzate.

La ‘sfida’ che i Ricercatori del Laboratorio cercheranno di superare sarà quella di completare il montaggio della stampante 3D entro la fine dell’evento, utilizzando i materiali recuperati e le parti meccaniche che verranno realizzate utilizzando un’altra stampante 3D ‘riciclata’ costruita in precedenza dai Ricercatori del Laboratorio.

 


 

Facciamo i colori!

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Come si può ottenere il colore in un laboratorio di chimica? Partendo da una soluzione esistono vari modi: con una variazione di temperatura, per semplice agitazione o in seguito ad una reazione. Con vari esperimenti (arcobaleno chimico, reazioni oscillanti, indicatori naturali di pH, semaforo chimico) a carattere dimostrativo vedremo come dare vita al colore: con becher e contagocce mescoleremo diverse sostanze, molte delle quali di uso quotidiano, osserveremo come agisce la chimica e come può aiutarci nella comprensione delle proprietà della materia. E con semplici spiegazioni dimostreremo come non sia magia, ma chimica!

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