Aula A28 – Pagina 2 – La Notte dei Ricercatori CNR 2023
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Aula A28

Alla ricerca dello 0 assoluto – visita ai laboratori disprosio

La ricerca ha individuato negli ultimi trenta anni tecniche per avvicinare lo zero assoluto di temperatura, fino a creare nuovi stati della materia (condensati di Bose-Einstein e gas degeneri fermionici).

Durante la visita in laboratorio, saranno illustrati i principi che sono alla base del rallentamento e del raffreddamento di atomi e molecole fino alla soglia dello zero assoluto attraverso l’impiego di luce laser e campi magnetici.

Visita ai superlaser

Il Laboratorio di Irraggiamento con Laser Intensi (ILIL) svolge attività di ricerca sull’interazione radiazione-materia ad altissime intensità e ne studia le applicazioni all’energia ed alle scienze della vita e dei materiali.

Durante BRIGHT2019 sarà possibile visitare il superLASER capace di generare impulsi ultracorti ed ultraintensi, grazie al quale è possibile studiare interessanti fenomeni fisici, dalla fusione inerziale all’accelerazione di particelle, con applicazioni nella vita di tutti i giorni.

La guida al laboratorio tramite un robot umanoide

I robot si stanno muovendo dall’ambito industriale e scientifico alla vita quotidiana. In un futuro ormai vicino, avremo la possibilità di cooperare con i robot nel nostro ambiente di apprendimento e lavorativo, per questo è importante studiare le possibilità offerte dalle capacità fisiche e cognitive che essi possono offrire per ottenere il massimo del beneficio da questa cooperazione. Presenteremo alcune delle funzionalità di Pepper, un robot umanoide prodotto dalla Softbank e oggetto di studio dell’Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione del Cnr (Iit-Cnr). soprattutto per la sua capacità di interagire in modo empatico con l’utente. L’esempio proposto riguarda il suo uso come assistente in un laboratorio di ricerca. Il progetto si inserisce all’interno di una ricerca più ampia che ha lo scopo di collegare il robot umanoide con una piattaforma di personalizzazione di regole e permettere all’utente non solo di personalizzare le applicazioni e i dispositivi esistenti ma anche il comportamento del robot, rendendo le sue funzionalità e i suoi sensori facili da controllare da chi non ha esperienza nell’ambito della programmazione di sistemi multi-modali complessi come questo.

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