Per tutti – Pagina 13 – La Notte dei Ricercatori CNR 2025
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Per tutti

Comprendere le infrastrutture di ricerca

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Le infrastrutture di ricerca, strumenti ormai consolidati nelle cosiddette scienze dure, oggi si stanno diffondendo anche tra le discipline umanistiche grazie alla partecipazione dell’Italia a CLARIN (Common Language Resources and Technology Infrastructure), punto di incontro tra informatici, linguisti computazionali e studiosi del settore delle scienze umane e sociali.

Ma in pratica, cosa è una infrastruttura? Come funziona? Che cosa può offrire agli studiosi? Una infrastruttura è una rete di centri specializzati che fornisce al ricercatore, ma anche allo studente, risorse e tecnologie linguistiche e, soprattutto, competenza. Le infrastrutture di ricerca sono quindi un ambiente virtuale dove, tramite un accesso controllato, reperire ed utilizzare dati e strumenti linguistici senza che sia richiesto alcun background tecnologico specifico; consente inoltre la creazione di veri e propri laboratori virtuali per la collaborazione a distanza tra scienziati.

Ma le infrastrutture possono essere anche degli ambienti che facilitano l’uso dei servizi web sia singoli che concatenati, per ottenere rapidamente i risultati attesi. Nel nostro evento vedremo, appunto, una serie di servizi web che singolarmente o in combinazione, svolgono compiti di analisi automatica di testi latini.

Sulle tracce dei tartufi: olfatto, vista e…DNA

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Il tartufo è senz’altro il tubero più prezioso e ricercato dai bongustai di tutto il mondo. Ma come riconoscerlo e come valutare quelli di qualità migliore? Microscopi e computer mostreranno i diversi metodi di identificazione e caratterizzazione dei tartufi, che vanno dalla tradizionale analisi microscopica, basata sul riconoscimento di caratteri morfologici del corpo fruttifero con valore tassonomico, alle analisi molecolari di singoli geni o di sequenze di DNA ripetitivo, e alla valutazione degli aromi emessi dal carpoforo.

Il go: il più antico gioco da tavolo

gioco del goIl go è il più antico gioco da tavolo, nato in Cina circa 4000 anni fa e diffuso nel mondo in tempi moderni a partire dal Giappone, dove era il gioco dei nobili fin dal ‘600. Gioco di estrema eleganza e di regole semplicissime, la sua complessità è tale che solo nel marzo di quest’anno il  programma AlphaGo di Google DeepMind, usando per la prima volta tecniche di intelligenza artificiale allo stato dell’arte (deep neural networks) e la potenza distribuita di calcolo di centinaia di processori, è riuscito a sconfiggere uno dei più forti giocatori del mondo, il coreano Lee Sedol, in una serie di cinque partite con una posta in gioco di un milione di dollari conclusasi 4-1.

I membri del club ToscanaGo vi aspettano per avvicinare curiosi e interessati a questo affascinante gioco.

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